Fondazione MAIC Maria assunta in cielo Onlus

Carta dei servizi

Informazioni generali

1. Presentazione

La Carta dei servizi della Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus, nell’aggiornamento del 2016, è – potremmo dire – una Carta di “passaggio”: si sono conclusi, nel 2015, i lavori per la realizzazione del nuovo centro di riabilitazione a ciclo diurno intitolato alla memoria dei Fratelli Carrara; sono in corso i lavori per la ristrutturazione della sede di via San Biagio, 102 ed è avvenuto, nel giugno 2016, il trasferimento temporaneo delle attività di riabilitazione a ciclo ambulatoriale nella sede del Pallavicini Center, in via Bure Vecchia, 115 a Pistoia.
La nostra struttura dedicata al “dopo di noi” – la Comunità alloggio protetta di Barile – è destinata a trasferirsi nella nuova sede di via San Biagio, 102, ampliandosi con un’area dedicata al “durante-noi”, finanziata parzialmente dalla Regione Toscana.
Al termine dei lavori, tutta l’area dell’intervento riabilitativo sull’età evolutiva sarà riorganizzata e troverà spazio nella sede di Pistoia-Barile.
Il “fermento” nella realizzazione di nuovi spazi per la riabilitazione non riguarda – come è ovvio – le sole strutture. Esso coinvolge, infatti, tutto il progetto riabilitativo della Fondazione, chiamato ad essere sempre più all’altezza della sfida posta dalla “presa in carico” delle persone con disabilità del nostro territorio e pronto a prendersi cura delle nuove dimensioni della disabilità che si affacciano: solo per citare i più rilevanti, i disturbi della comunicazione e dello spettro autistico, la cura delle persone con disabilità nella terza età, il passaggio dall’età evolutiva all’età adolescenziale, il dopo di noi.
Il realizzare nuovi spazi, quindi, è un “pezzo”, forse il più evidente agli occhi della città, di un progetto più ampio che potrà essere realizzato solo attraverso lo sforzo corale dei professionisti che operano all’interno della Fondazione, l’apporto di entusiasmo del volontariato, il contributo di esperienza delle famiglie e degli utenti ed il sostegno delle istituzioni e della città.
La Carta dei servizi, dunque, rappresenta allo stesso tempo la descrizione di quanto possiamo offrire al sistema sanitario della Regione Toscana oggi, e di quanto vorremmo e potremmo fare negli anni prossimi.


2. La Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus – MAiC Onlus

La Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus (MAiC Onlus) è un ente not for profit costituito nel 1989 a Pistoia, su iniziativa di un gruppo di volontari già da anni impegnati nell’associazionismo di ispirazione cattolica e nelle attività a favore delle persone con disabilità. Già dal 1963, infatti, operava a Pistoia una associazione di genitori, fondata da Alemagna Ancillotti, con lo scopo di organizzare i servizi di riabilitazione per bambini con disabilità.
L’intuizione originale di don Renato Gargini, assistente spirituale e poi Presidente della Fondazione, fu quella di creare un punto di aggregazione nel quale riunire strutture, professionalità, volontari e comunità di fede per la realizzazione di un “progetto di cambiamento” radicale nella visione della disabilità nel territorio cittadino.

La Fondazione ha, infatti, come scopo la creazione di strutture e servizi di riabilitazione per la disabilità più complessa, sia in età evolutiva sia in età adulta, e di accoglienza per il c.d. dopo- di-noi, ispirandosi agli insegnamenti del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa cattolica. Nella Fondazione sono poi confluite le eredità storiche, morali e materiali di diverse opere e aggregazioni, che hanno trovato qui sinergie e nuovo slancio per il futuro.
La Fondazione ha accresciuto il proprio patrimonio, nel corso della sua attività, attraverso donazioni e contributi provenienti da enti pubblici e privati, famiglie e singoli che ne hanno voluto sostenere le finalità. Tuttavia, la Fondazione non avrebbe potuto concretizzare i propri progetti senza il fondamentale contributo del volontariato.
Nel 2014 la Fondazione ha modificato il proprio statuto, divenendo una «fondazione di partecipazione». Si è dotata, infatti, di una Assemblea di partecipazione, organo costituito da utenti dei servizi, dai loro familiari e dai volontari, che elegge gli amministratori della Fondazione e stabilisce gli indirizzi fondamentali dell’attività dell’ente. Il nuovo statuto della Fondazione, inoltre, sottopone la gestione dei servizi al controllo di un revisore dei conti ed istituisce un organo di verifica sul rispetto dello statuto medesimo e delle altre fonti interne.
La Fondazione è iscritta nel registro regionale delle persone giuridiche della Regione Toscana ed è iscritta all’anagrafe regionale delle ONLUS.
La Fondazione è accreditata dalla Regione Toscana per l’erogazione di prestazione riabilitative in regime di convenzione ai sensi della L.R. 5 agosto 2009, n. 51; è accreditata altresì per la Comunità alloggio protetta – Casa famiglia ai sensi della L.R. 28 dicembre 2009, n. 82.
La Fondazione è inoltre fra le strutture private accreditate dalla Regione Toscana per la certificazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.

I dati della Fondazione
Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus
Via Monte Leonese 95/19 – Pistoia
codice fiscale: 90009390478
partita IVA: 01819430479
centralino: 057399111 - fax: 057320097
e-mail: info@fondazionemaic.it
www.fondazionemaic.it


3. La Carta dei servizi come “patto” con l’utente

La Carta dei servizi è il patto tra la Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus (Fondazione MAiC Onlus) e il cittadino-utente nel quale sono definiti la mission aziendale, gli obiettivi e gli impegni assunti, le caratteristiche dei servizi resi e gli standard di riferimento.
La Carta dei Servizi è redatta in conformità a quanto previsto dal D.P.C.M. 19 magggio 1995, Schema generale di riferimento della “Carta dei servizi sanitari” e dalla delibera della Giunta regionale della Regione Toscana 12 luglio 2004, n. 675.

La Carta dei servizi è prioritariamente volta alla tutela dei diritti degli utenti, con l’attribuzione di un potere di controllo diretto sulla qualità dei servizi erogati.
Essa, tuttavia, è predisposta con il concorso degli operatori della Fondazione MaiC Onlus: la Carta dei servizi è loro strumento quotidiano di informazione e di lavoro.

La Carta dei servizi, infatti, definisce gli standard di quantità e di qualità del servizio, di cui la Fondazione assicura il rispetto, fermo restando quanto previsto dalla legge.
La Carta dei servizi, tuttavia, non si limita solo a definire standard, ma li rende conoscibili ed accessibili da parte di tutti i cittadini. La Fondazione si impegna a verificare periodicamente il grado di soddisfazione dell’utente. Nel caso in cui il servizio reso non rispetti gli standard previsti dalla Carta dei servizi, quest’ultima enuncia gli strumenti a disposizione dell’utente per segnalare tale situazione, suggerire azioni correttive e richiedere la garanzia del ripristino degli standard dichiarati.

La Carta dei Servizi è a disposizione degli utenti e dei loro familiari e/o rappresentanti legali in versione aggiornata al momento dell’accesso, ed è a disposizione degli interessati che ne facciano richiestya. È inoltre inviata agli enti pubblici ed alle realtà private che intrattengono rapporti con la Fondazione MAiC Onlus o che possano essere interessati. La Carta dei Servizi è disponibile presso tutti i centri della Fondazione MAiC Onlus ed è pubblicata sul sito internet www.fondazionemaic.it.

La Carta dei servizi è un documento dinamico. Essa dovrà essere aggiornata periodicamente, in relazione alle modificazioni della tipologia dei servizi, alle diverse relazioni con gli enti pubblici ed agli impegni assunti.


4. Principi ispiratori delle attività della Fondazione

La Fondazione ha come mission la presa in carico, all’interno di percorsi riabilitativi di diversa intensità, di persone con disabilità complessa, avendo come obiettivo il reinserimento, nella misura maggiore possibile, all’interno della vita scolastica, familiare, lavorativa, sociale e culturale.

Nella realizzazione della mission, la Fondazione adegua il proprio intervento ai seguenti principi:

  1. eguaglianza, intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non come uniformità di prestazioni rese senza tenere conto delle condizioni personali e sociali. I servizi sono erogati senza distinzione di sesso, orientamento sessuale, razza, religione, lingua, ceto sociale ed opinioni politiche;
  2. imparzialità, i soggetti erogatori dei servizi (medici, operatori sanitari e tecnici, personale amministrativo) hanno l’obbligo di tenere comportamenti, nei confronti degli utenti, indipendentemente dalla loro condizione personale, improntati a criteri di obiettività, equità, correttezza;
  3. continuità della prestazione, i servizi sono erogati in maniera continuativa e senza interruzioni, nell’ambito e nei limiti delle modalità di funzionamento definite da norme e regolamenti nazionali, regionali ed aziendali. Nei casi di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio l’Azienda si impegna ad adottare misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile;
  4. partecipazione, intesa come possibilità di contribuire all’organizzazione del servizio da parte degli utenti e degli operatori, tramite la rilevazione della soddisfazione e la raccolta ed elaborazione di istanze;
  5. efficienza ed efficacia, i servizi sono erogati in modo da garantire la sicurezza, la rispondenza alle attese dell’utente e della collettività, nonché come economicità nel raggiungimento degli obiettivi di salute definiti dalla programmazione aziendale;
  6. accoglienza, intesa come clima nel quale la prestazione riabilitativa si svolge ed avviene la comunicazione fra operatori ed utenti; l’accoglienza, in particolare, è rivolta ai nuclei familiari delle persone con disabilità, per la progettazione del loro percorso di vita e di assistenza.

Il progetto riabilitativo della Fondazione segue un approccio elaborato nel corso di una pluridecennale esperienza, con contributo di alcuni fra i più illustri studiosi del tema, fra i quali si deve ricordare il prof. Adriano Milani Comparetti. L’approccio riabilitativo proposto dalla Fondazione all’utente è volto alla valorizzazione delle potenzialità del soggetto, attraverso un intervento dotato delle seguenti caratteristiche:

  • globale, in modo da considerare la persona tutta intera, nel suo insieme, e non come l’assemblaggio di diverse parti il cui funzionamento è alterato;
  • ecologico, ossia che tiene conto dell’insieme delle variabili in cui vive la persona;
  • sistemico, che considera cioè la persona come un sistema che è messo in relazione con altri sistemi, rappresentati, ad esempio, dai contesti di vita (famiglia, scuola, lavoro, vita sociale, ecc.);
  • dinamico, in quanto tiene conto delle modificazione che avvengono nel tempo nella situazione esaminata;
  • multidisciplinare, che sia cioè il risultato di un confronto tra persone diverse che condividono la stessa specialità o specialità differenti. A tal proposito appare indispensabile un lavoro continuo di équipe.

Al fine di realizzare una presa in carico corretta appare importante la flessibilità del setting e dei modelli, ossia la capacità di adattamento degli strumenti terapeutici alla varietà delle situazioni incontrate e di modellare il setting secondo la necessità e la capacità di confronto e di condivisione. Un reale intervento riabilitativo/abilitativi è dato dalla tempestività e dalla fruibilità degli interventi, corrispondente alla capacità di fornire lo strumento di aiuto “al momento giusto”, secondo la logica degli appuntamenti funzionali (Milani-Comparetti). Non deve chiaramente mancare la capacità di condividere con la famiglia le scelte e gli obiettivi terapeutici all’interno di una buona alleanza terapeutica.


5.I diritti ed i doveri dell’utente

L’utente di riferimento della Fondazione MAiC Onlus è il cittadino, minorenne o maggiorenne, con disabilità complessa, accolto nei servizi di riabilitazione a ciclo diurno o ambulatoriale (anche domiciliare) a seguito di segnalazione da parte dell’Azienda USL – Toscana centro o delle Società della Salute operanti sul territorio pistoiese.
Utenti provenienti da Aziende sanitarie diverse dall’Azienda USL – Toscana centro possono essere ammessi, nei limiti di quanto previsto dalla normativa della Regione Toscana (per info, contattare la direzione amministrativa: direzione.amministrativa@fondazionemaic.it).

L’utente ha diritto di essere assistito e curato con premura e attenzione, nel rispetto della dignità umana, delle proprie convinzioni filosofiche e religiose e nel rispetto della normativa in tema di riservatezza dei dati personali. Un’informazione leale, reciproca, corretta, completa fra medici, gli altri operatori sanitari e l’utente è condizione indispensabile per soddisfare i diritti di salute dei pazienti.
L’utente ha il dovere di informare i medici e gli altri operatori sanitari su tutto ciò che possa risultare utile e necessario per una migliore prevenzione, diagnosi, terapia e assistenza. I medici e gli altri operatori sanitari devono garantire la massima attenzione nel rispetto delle norme sul segreto professionale e sulla riservatezza nel trattamento dei dati personali.
È diritto dell’utente chiedere ed ottenere dal medico informazioni su tutto ciò che riguarda il proprio stato di salute e, nel caso essa risulti affetta da una malattia, di ricevere adeguate indicazioni:

  • sulla natura, durata ed evoluzione della medesima
  • sulle cure necessarie
  • sulle alternative di cura, ove esistono
  • sui riflessi della malattia e delle cure sullo stato e sulla qualità della propria vita
  • su tutti i rimedi terapeutici ed assistenziali esistenti atti ad evitare o sedare gli eventuali stati di sofferenza e di dolore derivanti dalla malattia stessa.

Ottenuta un’adeguata informazione sanitaria, è diritto dell’utente dare o negare il proprio consenso per il percorso clinico proposto. Il medico, senza il consenso dell’utente, non può intraprendere alcuna attività di diagnosi e cura, eccetto nei casi previsti dalla legge.
L’utente ha diritto ad un’informazione attraverso un linguaggio chiaro ed essenziale, adeguato alle sue possibilità di comprensione, resa in un clima di serenità e tranquillità.
L’utente ha diritto sempre ad un’informazione tramite colloquio con il medico specialista. Il personale tecnico sanitario è tenuto a fornire chiarimenti e spiegazioni esaurienti sugli aspetti di natura assistenziale e, nei limiti delle specifiche competenze professionali, sui trattamenti sanitari prestati.
Prima delle dimissioni dai servizi riabilitativi, viene fornita dagli operatori sanitari di riferimento ogni utile informazione riguardo al miglior reinserimento dell’assistito nella vita familiare e sociale, anche addestrando i parenti a modalità di comportamento e ad esercizi da far effettuare.
L’utente ha diritto di leggere la propria cartella clinica e/o la cartella clinica riabilitativa, inserirvi, mediante il medico, delle osservazioni personali ed ottenerne una copia. L’informazione è riservata esclusivamente all’utente. Ai familiari e ai terzi è ammessa solo nei casi previsti dalla legge.
In caso di utenti minori o legalmente incapaci, il diritto all’informazione e ad esprimere il consenso spetta ai genitori o al tutore, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
L’utente a cui si propone la partecipazione ad eventuali sperimentazioni cliniche ha il diritto ad essere adeguatamente informato sugli scopi, sui benefici, sui disagi e sui rischi delle stesse. La partecipazione alla sperimentazione è sempre libera ed è comunque vincolata ad un consenso esplicito e documentato del soggetto coinvolto.
L’utente ha diritto di proporre reclami che debbono essere sollecitamente esaminati, ed essere informato sull’esito degli stessi.
L’utente è invitato ad avere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti degli altri utenti.
L’accesso alla struttura sanitaria esprime da parte del cittadino-utente un rapporto di fiducia e di rispetto verso il personale sanitario, presupposto indispensabile per l’impostazione di un corretto programma terapeutico e assistenziale. È dovere di ogni utente informare tempestivamente i sanitari sulla propria intenzione di rinunciare anche temporaneamente, secondo la propria volontà, a cure e prestazioni sanitarie programmate affinché possano essere evitati sprechi di tempo e risorse.


6. Le relazioni con il pubblico (URP)

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Fondazione MAiC Onlus ha il compito di garantire l’esercizio dei diritti di informazione, accesso e partecipazione da parte dei cittadini.
È situato presso l’ingresso principale del Centro Fratelli Carrara in via don Bosco, 1.

Le funzioni dell’URP, definite e regolamentate dalla normativa in vigore sono:

  • agevolare i cittadini nell’accesso ai servizi, attraverso la gestione delle informazioni sulla Fondazione, sulle prestazioni, sui servizi erogati e sulle modalità di accesso, sia in modo diretto, sia attraverso pubblicazioni e comunicazioni esterne;
  • attuare mediante l’ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità e di gradimento dei servizi, attraverso strumenti quali i reclami, le segnalazioni ed i questionari sulla soddisfazione degli utenti.

Le principali attività svolte dall’URP sono:

  • informazioni all’utenza, sia personalmente, sia via mail, sia via telefono; - la gestione dei reclami;
  • le indagini di soddisfazione dell’utenza.

L’ufficio URP lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:00 (totale di 45 ore settimanali). L’ufficio URP può essere contattato telefonicamente al numero 0573/99111 oppure via mail all’indirizzo info@fondazionemaic.it


7. Partecipazione degli utenti e verifica del grado di soddisfazione.

La Fondazione MAiC Onlus è da sempre fortemente orientata alla massima valorizzazione della partecipazione degli utenti e dei cittadini tutti.
Le forme di partecipazione e tutela dei cittadini sono attuate tramite:

  • attivazione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP);
  • verifica del grado di soddisfazione degli utenti;
  • procedura per l’inoltro di segnalazioni, osservazioni, reclami.

La Fondazione MAiC Onlus ritiene di fondamentale importanza la verifica della soddisfazione degli utenti intesa come indicatore del grado di gradimento delle prestazioni offerte e, allo stesso tempo, indicatore di valutazione dei servizi e dell’attività complessiva degli operatori. Di conseguenza la soddisfazione degli utenti, oltre che indicatore di risultato, costituisce elemento importante per migliorare la qualità dell’organizzazione dei servizi.
Il lavoro di raccolta e di analisi della soddisfazione degli utenti deve essere inteso come un’attività in continuo progresso, dove la metodologia e gli strumenti trovano modificazioni ed adeguamenti in funzione dei risultati ottenuti e degli interventi che si intendono realizzare.
Ciò che si propone è un’analisi incrociata tra più indicatori, non solo soggettivi (questionari) ma anche e soprattutto oggettivi (risultati raggiunti, evidenze dei miglioramenti, presenza/assenza di reclami ed encomi).
I suggerimenti, le osservazioni, i reclami vengono considerati non solo come l’esercizio di un diritto del cittadino ma soprattutto uno strumento volto all’attivazione di un percorso più ampio di miglioramento della qualità del servizio che quindi non cerca il responsabile, ma si volge all’intero processo organizzativo per ri-esaminarlo e ri-programmarlo in maniera più rispondente ai bisogni degli ospiti.
La Fondazione ha predisposto una procedura per esporre il reclamo-suggerimento. Entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo-suggerimento, la Fondazione comunica l’esito del reclamo-suggerimento al cittadino che lo ha inoltrato, salvo i casi di segnalazione anonima. La risposta può essere comunicata di persona o con lettera o telefonicamente.