Fondazione MAIC Maria assunta in cielo Onlus

Chi siamo

Fondazione

La Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus (MAiC Onlus) è un ente not for profit costituito nel 1989 a Pistoia, su iniziativa di un gruppo di volontari già da anni impegnati nell’associazionismo di ispirazione cattolica e nelle attività a favore delle persone con disabilità. Già dal 1963, infatti, operava a Pistoia una associazione di genitori, fondata da Alemagna Ancillotti, con lo scopo di curare i bambini con disabilità.
Un gruppo di giovani cattolici, usciti dall’esperienza della Presidenza della gioventù cattolica alla fine degli anni '60, grazie all'intuizione originale di don Renato Gargini, assistente spirituale e poi Presidente della Fondazione, fece la scelta di operare scegliendo gli ultimi, i più emarginati e quindi indifesi, aggregando professionalità, volontari e comunità di fede per la realizzazione di un “progetto di cambiamento” radicale nella visione della disabilità nel territorio pistoiese. Si impegnarono con responsabilità Antonietta Gori Pfanner, Attilio Guardincerri, Giuseppe Totaro, Sauro Becattini, Fabrizio Feraci, Giorgio Federighi. Fu poi Luigi Bardelli, già presidente diocesano della GIAC – Gioventù italiana Azione Cattolica, ad avere la responsabilità per la crescita e l'organizzazione di quella che fu una originale attività di riabilitazione. Il grande maestro fu il professor Adriano Milani Comparetti e con lui il primo direttore sanitario, dott. Tito Caselli.

La guida di don Renato Gargini, già presente per i componenti della gestione della nuova attività fino dalla loro prima giovinezza, contribuiva all'indirizzo per poi affidare le scelte alle idee ed alla attività dei laici. Attorno al gruppo iniziale, in breve tempo, si aggregarono altri giovani, studenti, operai, professionisti, provenienti dai diversi ambienti della città.

Diversi di loro scelsero poi la via della riabilitazione anche professionalmente. La Fondazione ha come scopo la creazione di strutture e servizi di riabilitazione per la disabilità più complessa, sia in età evolutiva sia in età adulta, e di accoglienza per il c.d. Durante noi e dopo-di- noi, ispirandosi agli insegnamenti del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa cattolica. Nella Fondazione sono confluite le eredità storiche, morali e materiali di diverse opere e aggregazioni, che hanno trovato qui sinergie e nuovo slancio per il futuro. La Fondazione ha accresciuto il proprio patrimonio, nel corso della sua attività, attraverso donazioni e contributi provenienti da enti pubblici e privati, famiglie e singoli che ne hanno voluto sostenere le finalità. Tuttavia, la Fondazione non avrebbe potuto concretizzare i propri progetti senza il fondamentale contributo del volontariato, che si è formato, nel corso del tempo, con giornate di studio, ritiri, corsi, esercizi spirituali.

Nel 2014 la Fondazione ha modificato il proprio statuto, divenendo una «fondazione di partecipazione». Si è dotata, infatti, di una Assemblea di partecipazione, organo costituito da utenti dei servizi, dai loro familiari e dai volontari, che elegge gli amministratori della Fondazione e stabilisce gli indirizzi fondamentali dell’attività dell’ente. Il nuovo statuto della Fondazione, inoltre, sottopone la gestione dei servizi al controllo di un revisore dei conti ed istituisce un organo di verifica sul rispetto dello statuto medesimo e delle altre fonti interne.
La Fondazione è iscritta nel registro regionale delle persone giuridiche della Regione Toscana ed è iscritta all’anagrafe regionale delle ONLUS.
La Fondazione è accreditata dalla Regione Toscana per l’erogazione di prestazione riabilitative in regime di convenzione ai sensi della L.R. 5 agosto 2009, n. 51; è accreditata altresì per la Comunità alloggio protetta – Casa famiglia ai sensi della L.R. 28 dicembre 2009 n. 82.
La Fondazione è inoltre fra le strutture private accreditate dalla Regione Toscana per la certificazione dei disturbi specifici dell’apprendimento.
In altra parte avrete modo di leggere l'attuale consiglio in carica che annovera ancora, fra i suoi massimi responsabili, due fra coloro che con don Renato Gargini dettero vita a questa grande avventura.

Mission

Operare sul territorio a sostegno delle persone con disabilità più complessa e delle loro famiglie, lungo l’intero arco della vita, dai primi giorni di vita alla terza età. Promuovere nuovi progetti per la riabilitazione e l’integrazione delle persone con disabilità, nello spirito della sussidiarietà e seguendo i risultati della ricerca e dell’innovazione nel campo della riabilitazione. Essere a fianco nelle persone con disabilità e delle loro famiglie, nello spirito della solidarietà. Il nostro motto è: La bellezza di riabilitar-si alla vita!

Organizzazione

La Fondazione è presente sul territorio con sei strutture, quattro tipologie di servizio (residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale e domiciliare), progetti innovativi e l’apporto del volontariato.
Il nostro modello organizzativo deve tenere presente l’unitarietà del progetto riabilitativo proposto e la flessibilità necessaria per rispondere ad una così significativa presenza sul territorio.
La Fondazione è legata da un rapporto convenzionale con l’Azienda USL – Toscana Centro e con la Società della Salute – area pistoiese. Vi è, quindi, la necessità di garantire una integrazione fra l’Azienda USL e la Fondazione, sia sotto il profilo dello svolgimento delle prestazioni riabilitative sia sotto il delicato profilo delle procedure amministrative. Il modello organizzativo, pertanto, deve essere in grado di rispondere in tempi brevi ed efficacemente alle evoluzioni normative e di interagire efficacemente tanto con la struttura sanitaria dell’AUSL quanto con gli apparati amministrativi.

L’organigramma che il Consiglio di amministrazione ha approvato tiene conto di tutti questi aspetti e punta sull’individuazione chiara di alcuni centri di responsabilità, dotati di specifiche attribuzioni e, conseguentemente, di adeguati poteri. Non può mancare, inoltre, una specifica considerazione della natura “partecipativa” della Fondazione e della natura non lucrativa della nostra realtà. Ciò impone di guardare in ogni singolo momento organizzativo come un “dialogo” con i membri dell’Assemblea e, più in generale, con gli utenti e la realtà cittadina. Trasparenza, pubblicità, apertura al territorio ed alla società sono criteri che debbono guidare l’intero assetto organizzativo.
Il modello organizzativo che si propone, come ogni processo di qualità, è suscettibile di modificazione e di miglioramento.

L'intera struttura organizzativa è suddivisa in tre macro-aree: l'area sanitaria, nella quale si concentrano i servizi sanitari riabilitativi e quelli socio-sanitari (come la comunità alloggio); l'area amministrativa, che svolge tutta l'attività di supporto ai servizi di riabilitazione e i servizi generali, che pertanto dialoga costantemente con l'area sanitaria; l'area qualità e controllo, che supervisiona i processi decisionali e la fase operativa, svolgendo sia una attività di monitoraggio sia una attività di impulso e di proposta per il miglioramento continuo.